Si informa che, sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 18 del 23 gennaio 2021, sono state pubblicate tre nuove Ordinanze del Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulle misure di contenimento e gestione dell'emergenza covid-19 con riferimento alle regioni Lombardia, Sardegna, Calabria, Emilia Romagna e Veneto, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia (DM 30 aprile 2020), riunitasi il 22 gennaio 2021.
Le Ordinanze, che saranno in vigore da DOMENICA 24 GENNAIO 2021:
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle aree gialla, arancione e rossa è la seguente, a partire dal 24 gennaio:
AREA GIALLA: Campania, Basilicata, Molise, Provincia autonoma di Trento, Toscana.
AREA ARANCIONE: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria, Valle d'Aosta.
AREA ROSSA: Provincia Autonoma di Bolzano, Sicilia.
In allegato la GU n. 18 del 23 gennaio 2021 e le seguenti Ordinanze del Ministro della Salute:
Ordinanza del ministro della Salute 22 gennaio 2021 - Regione Sardegna
Ordinanza del ministro della Salute 22 gennaio 2021 - Calabria - Emilia Romagna - Veneto
Ordinanza del ministro della Salute 23 gennaio 2021 - Regione Lombardia
Si ricorda che nelle giornate festive e prefestive, resta invece confermata la chiusura degli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati coperti, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.
Sul sito del Governo le FAQ
http://www.governo.it/it/articolo/domande-frequenti-sulle-misure-adottate-dal-governo/15638#zone
Si informa che, con la riapertura delle scuole superiori, è stata pubblicata l'Ordinanza del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, con efficacia dal 24 gennaio 2021 fino al termine dell'emergenza sanitaria, per alleggerire il trasporto pubblico, agevolare gli spostamenti ed evitare assembramenti.
Si conferma in particolare che, in base all'Ordinanza, dal lunedì al venerdì (e quindi da domani 25 gennaio) le attività del dettaglio MODA (ricomprese nell'Allegato A dell'Ordinanza tra i negozi non alimentari) DOVRANNO APRIRE DALLE ORE 10.15.
Con la riapertura a Milano delle scuole superiori, si rendono operative le misure del Patto “Milano per la scuola”, redatto in accordo con Prefettura e Comune e con la Camera di Commercio, con l'adesione di Confcommercio Milano e delle altre Parti sociali, dei gestori del trasporto, degli ordini professionali. Una proposta accolta con senso di responsabilità dalle imprese commerciali per alleggerire il trasporto pubblico, agevolare gli spostamenti degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado ed evitare assembramenti.
Assieme all'ordinanza sono stati pubblicati gli allegati A (attività con apertura alle 10.15) e B (attività con apertura alle 9.30).
Nel dettaglio, l'Ordinanza del Sindaco prevede che, dall'entrata in vigore della presente ordinanza (24 gennaio 2021) e fino al termine dell'emergenza sanitaria, le attività commerciali al dettaglio in sede fissa indicate nell'allegato A) come parte integrante alla presente Ordinanza, sia negli esercizi di vicinato sia nelle medie e grandi strutture di vendita, anche ricomprese nei mercati coperti, centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali e altre strutture ad essi assimilabili, sono vietate nella fascia oraria dalle 06.00 alle 10.15. Tali limitazioni si applicheranno a decorrere dal 24 gennaio 2021 nelle giornate da lunedì a venerdì.
Si ricorda, infine, che la violazione prevede l'applicazione delle sanzioni previste dalla normativa vigente.
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il Dpcm del 14 gennaio 2021 contenente le misure per il contrasto e il contenimento dell'emergenza da Covid 19 che entrano in vigore dal 16 gennaio al 5 marzo 2021. Sono previste differenti misure sulla base delle tre fasce di rischio (gialla com misure valide su tutto il territorio nazionale; arancione e rossa con differenti misure previste a seguito di ordinanza del Ministro della salute, di concerto con i Presidenti delle Regioni interessate.
Nelle zone arancioni potranno stare aperti i negozi di abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, tessile per la casa e articoli sportivi e anche gli esercizi commerciali presenti all'interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili. Questi ultimi però restano CHIUSI nei giorni festivi e prefestivi (a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole).
Nelle zone rosse, i negozi di moda restano chiusi, salvo quelli previsti nell'Allegato 23 del DPCM del 3 novembre 2020.
Il DPCM segue il Decreto Legge n. 2 del 14 gennaio 2021 sulla base del quale il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, vista la nota del Ministro della salute e il parere del Comitato tecnico scientifico, ha deliberato la proroga, fino al 30 aprile 2021, dello stato d'emergenza dichiarato in conseguenza della dichiarazione di “emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale” da parte della Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
Il decreto conferma, fino al 15 febbraio 2021, il divieto già in vigore di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, con l'eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
NUOVE ZONE ROSSE PER EMERGENZA COVID: UN DRAMMA PER IL RETAIL DELLA MODA NEL BEL MEZZO DEI SALDI
RENATO BORGHI: ”DANNI ALL'INTERA FILIERA DELLA MODA. SENZA INTERVENTI IMMEDIATI, L'APOCALISSE DEI NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO, CALZATURE, PELLETTERIE E ACCESSORI SARA' INEVITABILE”
Nel primo giorno di una Milano Fashion Week in edizione virtuale, le notizie di un ritorno in fascia rossa per la Lombardia, la Sicilia e la Provincia autonoma di Bolzano scuotono la capitale della moda.
“Una scelta che rischia di affondare l'intera filiera, in un momento cruciale per il settore – afferma Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio. I saldi sono partiti con il freno tirato per le forti apprensioni degli operatori alle prese con uno slalom di paletti e aperture a geometria variabile e la dilagante confusione generata dai decreti anche nei consumatori. Il 91% delle imprese intervistate evidenzia un preoccupante decremento delle vendite, con sei imprese su dieci che dichiarano un calo tra il 50 e il 90%”.
“Dopo aver perso quella marginalità di sussistenza nel pieno della stagione – prosegue Borghi – per cause dovute certamente al minor reddito disponibile dei consumatori; all'eccessivo utilizzo dello smart working nel pubblico e nel privato; alla totale assenza dello shopping tourism; al venir meno delle occasioni d'incontro di lavoro e nel privato (pranzi, cene, feste, cerimonie, cinema, teatri, musei, “Prima della Scala”, piscine, palestre, ecc…), perdiamo ora anche la liquidità dei saldi che permette ai negozi di effettuare gli ordini alla produzione per le collezioni autunno/inverno 21/22, con ovvie ripercussioni sulla manifattura e sul made in Italy”.
“Per evitare l'apocalisse del retail della moda – conclude Borghi – servono misure shock per sostenere in modo concreto la continuità dei negozi attraverso un indennizzo sull'effettiva perdita di fatturato e un contributo per la rottamazione dei magazzini con un credito di imposta pari al 60% del valore di acquisto delle merci invendute”.
Premessa l'assoluta incomparabilità tra l'andamento delle vendite nei primi dieci giorni del 2021 con lo stesso periodo del 2020 a causa della complessità e dell'eterogeneità delle variabili generate dall'emergenza da COVID-19, il monitoraggio di Federazione Moda Italia-Confcommercio evidenzia un un decremento delle vendite per il 91% delle imprese che hanno risposto in maniera importante ai questionari diffusi dalle Associazioni del settore moda delle Confcommercio provinciali.
Il 56,7% delle imprese ha dichiarato un calo tra il 50 e il 90%.
L'80,8% delle imprese ha proposto sconti tra il 20 e il 40% (la maggior parte, pari al 52% delle aziende ha scelto una percentuale di sconto del 30%). Un'impresa su dieci sta praticando sconti medi del 50%.
Il 95% delle transazioni è avvenuto cashless con la preferenza di Pagobancomat e Carte di debito (63,4%) seguita dalle Carte di credito (32,3%). Residuale il pagamento in contanti (4,3%).
Tra i prodotti più venduti: maglieria (46,8%); pantaloni (24,7%); scarpe donna (21,5%); giubbotti, cappotti e piumini (21,2%); abiti donna (18,6%); accessori (14,5%). In sofferenza le vendite di abiti da uomo e di valige....
Il Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Renato Borghi, è intervenuto alla trasmissione “Porta a Porta” condotta da Bruno Vespa, andata in onda su Rai 1 il 12 gennaio 2021: «Il 60% delle imprese che abbiamo contattato segnala perdite significative tra il 50 e il 90%. Se si vuole salvare quel tessuto imprenditoriale di oltre 110.000 imprese del dettaglio moda, bisogna pensare a misure shock: quindi, indennizzi a fondo perduto che non siano figurativi ma commisurati alle effettive perdite e poi la detassazione dei magazzini. Noi abbiamo i negozi pieni di merce e il paradosso è che dovremo anche pagare le imposte su questo valore». Secondo Confcommercio sei italiani su dieci approfitteranno dei saldi per fare acquisti, ma la spesa destinata allo shopping scontato è stimata in 254 euro contro i 324 euro dello scorso anno: 70 euro in meno.
IL VIDEO DELL'INTERVENTO E' DISPONIBILE SUL SITO DI RAI PLAY https://www.raiplay.it/video/2021/01/Porta-a-Porta-0f862425-bee1-480c-83c8-453e15651894.html al minuto 1h 25' 20"
Si allega ampia rassegna stampa tematica con le dichiarazioni dei rappresentanti di Federazione Moda Italia - Confcommercio nelle province italiane. La rassegna stampa è suddivisa territorialmente in: Nord Est, Nord Ovest, Centro Sud e Isole.
L'attività di Federazione Moda Italia-Confcommercio ha avuto una notevole eco mediatica.
Si segnalano, in particolare, le interviste in TV, RADIO e GIORNALI sui canali d'informazione nazionali:
Renato Borghi su Rai 1 a Porta a Porta del 9 dicembre 2020
Renato Borghi su Linea Intima del 17 dicembre 2020
Federazione Moda Italia su Linea Intima del 18 dicembre 2020
Federazione Moda Italia su Elle del 19 dicembre 2020
Renato Borghi su Fashion Network del 21 dicembre 2020
Renato Borghi su Fashion United del 21 dicembre 2020
Massimo Torti su DONNA MODERNA del 22 dicembre 2020
Renato Borghi su QUI FINANZA del 23 dicembre 2020
Renato Borghi a Radio24 del 24 dicembre 2020
Massimo Torti su Milano Finanza MF Fashion del 29 dicembre 2020
Massimo Torti su TGCOM24 dell'1 gennaio 2021
Renato Borghi su Avvenire dell'1 gennaio 2021
Massimo Torti sul TG4 dell'1 gennaio 2021
Massimo Torti a RaiNews24 del 2 gennaio 2021
Massimo Torti su Il Sole 24 Ore del 2 gennaio 2021
Massimo Torti su Radio24 Focus Economia del 4 gennaio 2021
Renato Borghi su Intimo Retail del 4 gennaio 2021
Renato Borghi su Milano Finanza MF Fashion del 5 gennaio 2021
FederModa al TGR Lombardia del 5 gennaio 2021
Massimo Torti su RDS GR del 5 gennaio 2021
Massimo Torti su Rai Uno Mattina del 6 gennaio 2021
FederModa al TGR Lombardia del 6 gennaio 2021
Massimo Torti su RTL 102.5 del 6 gennaio 2021
Renato Borghi su Il Corriere della Sera del 6 gennaio 2021
Renato Borghi su Il Giornale del 6 gennaio 2021
Massimo Torti su Rai 3 "Mi Manda Rai 3" del 7 gennaio 2021
FederModa a Studio Aperto del 7 gennaio 2021
FederModa al TG4 del 7 gennaio 2021
Federazione Moda Italia su Il Giornale del 7 gennaio 2021
Renato Borghi su Fashion Magazine del 7 gennaio 2021
Renato Borghi su Pambianco del 7 gennaio 2021
Renato Borghi su Affari Italiani del 7 gennaio 2021
FederModa su TGCOM24 dell'8 gennaio 2021
Massimo Torti su Il Sole 24 Ore del 7 gennaio 2021
Massimo Torti su Il Messaggero del 7 gennaio 2021
Renato Borghi su Intimo Retail del 7 gennaio 2021
Massimo Torti su Leggo del 7 gennaio 2021
Renato Borghi su ITALIA OGGI dell'8 gennaio 2021
FederModa su TG5 dell'8 gennaio 2021
Renato Borghi su RAI 1 a PORTA A PORTA del 12 gennaio 2021
Massimo Torti su LEGGO del 13 gennaio 2021
Massimo Torti su AVVENIRE del 13 gennaio 2021
Massimo Torti su IL SOLE 24 ORE del 27 gennaio 2021
Renato Borghi su TELEBORSA del 1° febbraio 2021
Renato Borghi su FASHION NETWORK del 1° febbraio 2021
Federazione Moda Italia su RAI 1 a RAI PARLAMENTO 7 GIORNI del 6 febbraio 2021
Massimo Torti su LA DISCUSSIONE del 10 febbraio 2021
Renato Borghi su MF - MILANO FINANZA FASHION del 10 febbraio 2021
Massimo Torti su FASHION NETWORK del 10 febbraio 2021
Massimo Torti su FASHION MAGAZINE del 10 febbraio 2021
Massimo Torti su MF - MILANO FINANZA FASHION del 10 febbraio 2021
Massimo Torti su PAMBIANCO dell'11 febbraio 2021
Le notizie sul sito di Confcommercio
CONFCOMMERCIO dell'8 febbraio 2021 Federazione Moda Italia sull'andamento delle vendite e le problematiche del settore moda
CONFCOMMERCIO del 14 gennaio 2021 Federazione Moda Italia sulle Nuove zone rosse un dramma per il retail della moda
CONFCOMMERCIO del 7 gennaio 2021 Federmoda su aperture dei negozi il 9 e 10 gennaio
CONFCOMMERCIO del 7 gennaio 2021 Appello Confcommercio per le chiusure dei centri commerciali
CONFCOMMERCIO del 6 gennaio 2021
CONFCOMMERCIO del 5 gennaio 2021 Federmoda sui saldi invernali
CONFCOMMERCIO dell'1 gennaio 2021
CONFCOMMERCIO del 29 dicembre 2020 Come funzionano i saldi
CONFCOMMERCIO del 9 dicembre 2020 Calendario date avvio saldi invernali nelle diverse regioni
CONFCOMMERCIO del 26 novembre 2020 Campagna "Compro sotto casa" di Confcommercio
CONFCOMMERCIO del 4 novembre 2020 Federazione Moda Italia sul DPCM del 3 novembre 2020
SALDI INVERNALI 2021: RASSEGNA STAMPA NAZIONALE DAL 2/1 ALL'8/1/2021: Ampia rassegna stampa tematica con le dichiarazioni dei rappresentanti di Federazione Moda Italia - Confcommercio delle diverse province italiane. La rassegna stampa è suddivisa territorialmente in: Nord Est, Nord Ovest, Centro Sud e Isole.
NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO E CALZATURE APERTI NEL WEEKEND DEL 9 E 10 GENNAIO
RENATO BORGHI: "NEGOZI DI MODA APERTI NEL WEEKEND. TROPPA CONFUSIONE NELLE COMUNICAZIONI"
Federazione Moda Italia - Confcommercio rileva il diffondersi sugli organi di informazione di notizie inesatte sulla chiusura dei negozi di moda nel weekend del 9 e 10 gennaio. In alcuni notiziari televisivi si è fatto addirittura erroneo riferimento all'apertura delle sole attività che vendono beni di prima necessità.
Il Decreto Legge n. 1 del 5 gennaio 2021 prevede l'istituzione della zona arancione in tutta Italia nei giorni di sabato 9 e domenica 10 gennaio 2021 per cui nel prossimo weekend i negozi di abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, tessile per la casa e articoli sportivi potranno rimanere aperti al pubblico. Restano chiusi, invece, gli esercizi commerciali presenti all'interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole.
Per il Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Renato Borghi: “Le notizie sulle aperture dei negozi diffuse in questi giorni in modo impreciso sui media generano ulteriori confusioni ai consumatori ed alle aziende che puntano ad ottimizzare il periodo delle vendite anche con promozioni e saldi, a seconda dei diversi calendari regionali”.
Sulla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 3 del 5 gennaio 2021 è stato pubblicato il DECRETO-LEGGE n. 1 del 5 gennaio 2021 contenente "Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19" con entrata in vigore dal 6 gennaio 2021
Tra le nuove misure previste dal Governo per i prossimi giorni (dal 7 al 15 gennaio):
DAL 7 AL 15 GENNAIO 2021: DIVIETO DELLO SPOSTAMENTO TRA REGIONI
Dal 7 al 15 gennaio 2021 è vietato, nell'ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla
propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma.
IL 7 E L'8 GENNAIO 2021: TUTTA ITALIA IN ZONA GIALLA
Sono ammessi gli spostamenti solo all'interno della propria regione, nel rispetto delle misure di sicurezza con mascherina obbligatoria e distanziamento sociale.
Le attività del commercio al dettaglio in sede fissa o su area pubblica ed i centri commerciali sono aperti lungo tutto l'arco della giornata; bar e i ristoranti sono aperti fino alle ore 18.00.
IL 9 E IL 10 GENNAIO 2021: TUTTA ITALIA IN ZONA ARANCIONE
Nei giorni 9 e 10 gennaio 2021 sull'intero territorio nazionale, si applicano le misure previste per la cosiddetta “zona arancione” (articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020): quindi le attività del commercio al dettaglio in sede fissa o su area pubblica sono aperte, mentre ristoranti e bar possono effettuare solo asporto. per cui nel prossimo weekend i negozi di abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, tessile per la casa e articoli sportivi potranno rimanere aperti al pubblico. Restano chiusi, invece, gli esercizi commerciali presenti all'interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole. Sono comunque consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
DALL'11 GENNAIO AL 15 GENNAIO 2021: RITORNO ALLA SUDDIVISIONE IN FASCE
Dall'11 gennaio parte la suddivisione in fasce. Sulla base del monitoraggio settimanale — che sarà esaminato dall'Istituto superiore di Sanità l'8 gennaio — si deciderà quali regioni resteranno in fascia gialla e se ci sono regioni che devono passare in fascia arancione o rossa.
Il Ministro della salute con propria ordinanza, secondo le procedure di cui ai commi 16 -bis e 16 -ter , applica a una o più regioni nel cui territorio si manifesta un'incidenza dei contagi superiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti:
a) le misure di cui all'articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020, se lo scenario è almeno di tipo 2 e il livello di rischio è almeno moderato;
b) le misure di cui all'articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020, se lo scenario è almeno di tipo 3 e il livello di rischio è
almeno moderato.
FINO AL 15 GENNAIO 2021
Fino al 15 gennaio 2021 nelle regioni in cui si applicano le misure di cui all'articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020; è altresì consentito lo spostamento, in ambito comunale, verso una sola abitazione privata una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05.00 e le ore 22.00, e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Per i comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti lo spostamento è consentito anche per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.