Sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 222 del 7 settembre 2020 è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 settembre 2020 contenente "Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19".
Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sull'intero territorio nazionale, le misure di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 agosto 2020 sono prorogate sino al 7 ottobre 2020, salvo quanto previsto dal comma 4.
Il testo del DPCM è pubblicato in GU Serie Generale n.222 del 07-09-2020
Si allega per comodità il DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 7 agosto 2020 contenente "Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19". (GU Serie Generale n.198 del 08-08-2020)
E' online "Articoli di Moda" la newsletter di Federazione ModaItaia-Confcommercio del 31 luglio 2020
In questo numero:
1. CARLO SANGALLI: Avanti con cassa integrazione covid e sgravi per riavviare commercio e consumi
2. CONFCOMMERCIO in audizione su DL Semplificazioni: Bene impianto, ma semplificazione non significhi deregolamentazione
3. RENATO BORGHI: Sono saldi anomali, ma pur sempre saldi che generano gioia, soddisfazione e buonumore
4. SHOPPING: Via ai saldi a macchia di leopardo ed è allarme consumi
5. FEDERAZIONE MODA ITALIA SU RAI NEWS 24
6. FEDERAZIONE MODA ITALIA SU RAI UNO MATTINA ESTATE
7. FEDERAZIONE MODA ITALIA SU TGCOM24
8. SALDI ESTIVI 2020: Monitoraggio sull'andamento vendite
9. FEDERAZIONE MODA ITALIA SU MILANO FINANZA - MF FASHION: Il beachwear corre nonostante la crisi
10. EMILIA ROMAGNA: Saldi scelta capi mai così vasta
11. TOSCANA: Saldi d'agosto l'umtima possibilità per superare la crisi da Covid
12. BARI: Per noi i saldi sono una scommessa
13. COMO: Un tour con occhiali digitali. Vince chi crea l'immaginario
14. FERRARA: Dal 1° agosto partono i Saldi per l'estate 2020. Un test per il futuro
15. FORLI': Le speranze dei commercianti sui saldi estivi, sarà la festa della ripartenza
16. PADOVA: Da sabato i saldi. Un momento di vera occasione per l'avanzo della merce stagionale
17. PARMA: Al via i saldi estivi sabato 1 agosto. Le indicazioni di Federmoda
18. PISTOIA-PRATO: Saldi al via sabato 1 Agosto
19. ROMA: La crisi del commercio nel cuore di Roma
20. SIRACUSA: Federazione Moda Italia rinnova i suoi organismi
21. UMBRIA: Quest'anno tante occasioni in più nei negozi
22. Slang della Moda: La parola della settimana è SCONTO
Dopo le partenze in anticipo di Sicilia, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise e Piemonte, in tutte le altre regioni d'Italia è previsto per domani, 1 agosto, l'avvio dei saldi nel rispetto dell'indirizzo della Conferenza delle Regioni.
Dalle prime e provvisorie rilevazioni di Federazione Moda Italia-Confcommercio, l'inizio delle vendite di fine stagione ricalca l'andamento riscontrato nel mese di luglio, con qualche “affare” concluso, ma con consumi in linea con le previsioni di un calo della spesa tra il 40% ed il 50% rispetto ai periodi di normalità economica. Tra i prodotti più ricercati: t-shirt, pantaloni, abitini, bermuda, camicie, costumi da bagno, scarpe donna e sandali. Su capispalla e maglieria gli sconti più importanti per il rientro a settembre. Pesano in questo periodo l'eccessivo utilizzo dello smart working, della cassa integrazione, l'assenza del turismo internazionale e la limitata capacità di spesa degli italiani, nonché il ricorso al risparmio privato. Tutti fattori che, secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio, portano ad una previsione di spesa media di 135 euro da parte delle famiglie italiane; mentre ogni persona spenderà nei saldi 58 euro.
Valore dei saldi estivi per l'abbigliamento e le calzature - 2020
Fonte: elaborazione Ufficio Studi Confcommercio
Valore dei saldi estivi (miliardi di euro) 2,1
Numero famiglie italiane (milioni) 26,1
Numero famiglie che acquista in saldo (milioni) 15,6
Acquisto medio a famiglia per saldi estivi (euro) 135
Numero medio dei componenti di una famiglia 2,3
Acquisto medio per persona (euro) 58
Per Renato Borghi, Presidente di Federazione Moda Itali-Confcommercio: “Sono saldi anomali, ma pur sempre saldi che generano gioia, soddisfazione e buonumore per le persone a caccia degli affari. Per i commercianti rappresentano un momento per tirare le somme di una stagione subito “mozzata”, ma che può ancora riservare qualche sorpresa. Un po' di liquidità aiuta, ma non servirà certo a compensare le perdite e le risicate marginalità della ripartenza. Spiace aver perso l'opportunità dell'impatto mediatico della data unica nazionale per l'improvvida scelta di qualche territorio che non ha tenuto conto dell'effetto pubblicitario sui consumatori e delle ovvie ripercussioni operative di un avvio scaglionato per gli esercizi commerciali. Ma quello che importa – conclude Borghi – è che i consumatori continuino a sostenere con i loro acquisti, oggi ancor più convenienti, i negozi di prossimità anche per riconoscere, non solo idealmente, ma anche concretamente il valore che le nostre attività danno al territorio in termini di offerta, qualità, servizio, professionalità, vivacità, illuminazione, sicurezza e decoro”.
DECALOGO SALDI “CHIARI E SICURI” AI TEMPI DEL COVID-19
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano alcuni principi di base per gli acquisti in saldo in piena trasparenza e sicurezza:
Federmodaitalia-Confcommercio: sconcerta decisione Regioni su saldi
Borghi: un passo indietro a favore di alcune catene
Milano, 20 lug. (askanews) - Sui saldi dalla Conferenza delle
regioni e delle province autonome un passo indietro a favore di
alcune catene. E' quanto sottolinea
Federmodaitalia-Confcommercio.
"La decisione della Conferenza delle Regioni - spiega il
presidente Renato Borghi - riapre un tema, quello della data
unica dei saldi tra le regioni che sembrava, almeno quest'anno,
superato con l'indirizzo dato il 7 maggio scorso di posticipare
la data di avvio delle vendite di fine stagione all'1 agosto. La
decisione della Conferenza delle Regioni sconcerta perché va
nella direzione opposta al recente indirizzo assunto e non tiene
conto della volontà di gran parte delle aziende multibrand che si
è espressa a larga maggioranza a favore del posticipo della data
unica dei saldi".
"Pare inspiegabile - prosegue Borghi - un cambio di orientamento
cosi repentino senza ulteriori interlocuzioni con chi rappresenta
le imprese del dettaglio moda. E comunque è una decisione che
crea ulteriore confusione e favorisce competizioni inopportune su
territori limitrofi, esponendo anche le imprese a rincorrere
questa assurda decisione per essere pronte a livello
organizzativo. Una cosa è comunque certa: nei saldi, i negozi
ottengono liquidità, ma perdono marginalità e i conto aziendali
stanno in piedi con i margini e non con la liquidità. Questo
almeno per quanto riguarda i negozi indipendenti multimarca che
rappresentano la massa critica degli associati di
FederazioneModaItalia".
Red/Rar 20200720T195740
*Saldi: Federmodaitalia, da Conferenza Regioni passo indietro
(AGI) - Roma, 20 lug. - La decisione della Conferenza delle
Regioni di anticipare, sulla base delle esigenze del tessuto
economico, la data di avvio dei saldi rispetto al primo agosto
2020 "sconcerta perche' va nella direzione opposta al recente
indirizzo assunto e non tiene conto della volonta' di gran
parte delle aziende multibrand che si e' espressa a larga
maggioranza a favore del posticipo della data unica dei saldi".
Lo afferma il presidente di
FederazioneModaItalia-Confcommercio, Renato Borghi.
"Pare inspiegabile - prosegue Borghi - un cambio di
orientamento cosi repentino senza ulteriori interlocuzioni con
chi rappresenta le imprese del dettaglio moda. E comunque e'
una decisione che crea ulteriore confusione e favorisce
competizioni inopportune su territori limitrofi, esponendo
anche le imprese a rincorrere questa assurda decisione per
essere pronte a livello organizzativo".
"Una cosa e' comunque certa - conclude Borghi - nei saldi,
i negozi ottengono liquidita', ma perdono marginalita' e i
conto aziendali stanno in piedi con i margini e non con la
liquidita'. Questo almeno per quanto riguarda i negozi
indipendenti multimarca che rappresentano la massa critica
degli Associati di FederazioneModaItalia".(AGI)
Com/Ing
202004 LUG 20
COMMERCIO: FEDERAZIONE MODA ITALIA, DA CONFERENZA REGIONI UN PASSO INDIETRO
Roma, 20 lug. (Adnkronos) - ''La decisione della Conferenza delle
Regioni sconcerta perché va nella direzione opposta al recente
indirizzo assunto e non tiene conto della volontà di gran parte delle
aziende multibrand che si è espressa a larga maggioranza a favore del
posticipo della data unica dei saldi". Lo dice il Presidente di
FederazioneModaItalia-Confcommercio, Renato Borghi.
"Pare inspiegabile un cambio di orientamento cosi repentino senza
ulteriori interlocuzioni con chi rappresenta le imprese del dettaglio
moda. E comunque è una decisione che crea ulteriore confusione e
favorisce competizioni inopportune su territori limitrofi, esponendo
anche le imprese a rincorrere questa assurda decisione per essere
pronte a livello organizzativo", prosegue.
"Una cosa è comunque certa: nei saldi, i negozi ottengono liquidità,
ma perdono marginalità e i conto aziendali stanno in piedi con i
margini e non con la liquidità. Questo almeno per quanto riguarda i
negozi indipendenti multimarca che rappresentano la massa critica
degli Associati di FederazioneModaItalia'', conclude.
(Tes/Adnkronos)
ISSN 2465 - 1222
20-LUG-20 20:40
In occasione dell'Assemblea di Confcommercio-Imprese per l'Italia del 15 luglio 2020, che ha visto la conferma del Presidente Carlo Sangalli alla guida della Confederazione per il quinquennio 2020-2025, Marco Cremonini (nella foto), già Presidente Federmoda Bologna e Emilia Romagna, è stato eletto nel Consiglio nazionale di Confcommercio in rappresentanza di Federazione Moda Italia. “E' un incarico importante - afferma Marco Cremonini - che mi assumo con impegno e responsabilità. Il periodo economico e sociale che anche il commercio sta attraversando ci porta a ripensare completamente la filiera della moda, i contratti e le relazioni con le aziende e a considerare tutti gli interventi d'innovazione digitale indispensabili per la sopravvivenza e la crescita del nostro settore”.
Sulla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale - n. 176 del 14 luglio 2020 è stato pubblicato il DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14 luglio 2020 contenente "Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19".
Con questo provvedimento, il Governo proroga al 31 luglio 2020 le misure di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 giugno 2020 allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sull'intero territorio nazionale.
Sono altresì confermate e restano in vigore, sino al 31 luglio 2020, le disposizioni contenute nelle ordinanze del Ministro della Salute 30 giugno 2020 e 9 luglio 2020.
Gli allegati 9 e 15 al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 giugno 2020 sono sostituiti dagli allegati 1 e 2 al presente decreto.
ALLEGATO 1: "Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative della Conferenza delle Regioni e delle province autonome del 14 luglio 2020" (relativamente alla scheda del "Commercio al Dettaglio" non sono state introdotte modifiche rispetto all'Allegato precedente)
ALLEGATO 2: "Linee guida per l'informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del covid-19 in materia di trasporto pubblico".
Il Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Renato Borghi, è intervenuto al TG2 del 14 luglio 2020 sull'andamento delle vendite nella moda ed in particolare sul tema delle promozioni e dei saldi (partiti in sole due regioni: Sicilia e Calabria) che partiranno in Italia il prossimo 1° agosto: “I consumi del post lockdown segnano un -60% con punte di oltre -75% nei grandi centri urbani dovuto alla mancanza degli acquisti degli stranieri, all'utilizzo massiccio dello smart working che chi tiene le persone in casa e al sentiment negativo delle famiglie. Neppure le promozioni né i saldi, nelle due regioni in cui sono partiti, hanno dato risultati confortanti”.
Su Il Corriere della Sera del 10 luglio, il Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Renato Borghi, ha risposto alla richiesta di Mario Resca, Presidente di Confimprese, di far partire i saldi subito per evitare la catastrofe delle vendite in luglio: «Abbiamo fatto un sondaggio tra gli associati: il 52% ha richiesto il posticipo, il 29% la loro totale sospensione, l'8% l'anticipo e solo 6% li avrebbe voluti all'inizio di luglio come lo scorso anno. Personalmente avrei mantenuto le date dell'anno scorso, ma andava rispettata la posizione della stragrande maggioranza».
C'è stato poi un 5% di aziende che ha preferito "dribblare" la domanda esprimendo considerazioni su altre problematiche come, ad esempio, la concorrenza sleale del web e la necessità di una regolamentazione.
In un articolo de Il Sole 24 Ore, la giornalista Marta Casadei ha fatto il punto sul settore moda con export e ordini in caduta, ma anche sulle difficoltà della distribuzione.
La voglia di ripartire c'è, con le aziende del tessile-moda che hanno riaperto i battenti il 4 maggio e i negozi che, in nove casi su 10 secondo Federazione moda Italia, hanno rialzato le saracinesche due settimane dopo, il 18 maggio. Eppure gli anelli di una filiera che rende l'Italia famosa in tutto il mondo, e va dai produttori di tessuti ai negozi multimarca, concordano su un tema: ripartire dopo il colpo assestato dal Covid-19 si sta rivelando molto difficile...
...Eppure, la voglia di ripartire nonostante le regole e le prospettive poco incoraggianti, il 18 maggio, c'è stata: «Dopo il lockdown hanno riaperto quasi tutti i negozi - ha detto Massimo Torti, Segretario Generale di Federazione Moda Italia - Confcommercio al convegno Ecomm Fashion - ma il 76% ha registrato forti cali di fatturato, soprattutto nelle grandi città e nei centri storici privi di turismo». Del resto, con 31 milioni di turisti stranieri che mancheranno all'appello nel corso del 2020 (stime Enit) ai negozi italiani mancherà una fetta decisiva di acquirenti: i turisti extraeuropei appassionati soprattutto di prodotti di lusso che possono comprare a prezzi inferiori ed esentasse. Le previsioni per la distribuzione sono tutt'altro che rosee: «A fronte di un calo dei consumi stimato in circa 15 miliardi di euro nel zozo, prevediamo a rischio chiusura circa 17.000 punti vendita, con la perdita, di conseguenza, di 35.000 posti di lavoro».
Su Il Sole24Ore del 7 luglio è stato pubblicato un articolo del giornalista Enrico Netti sull'andamento della distribuzione commerciale dopo il lockdown con l'intervento del Segretario Generale di Federazione Moda Italia, Massimo Torti.
Una corsa in salita. È quella delle vendite no food che nei primi due mesi post lockdown accusano una flessione tra il 60 e il 70 per cento. Altro che offerte speciali, promozioni, vendite private e sconti. Gli acquisti delle famiglie sono fermi. A dirlo è Massimo Torti, segretario generale di Federmoda Confcommercio, che rappresenta un settore che genera 60 miliardi di vendite di cui 15 persi nel 2020 a causa del Covid, realizzate in 115mila punti vendita che danno lavoro a 313mila addetti. «Nella prima settimana al termine del lockdown c'è stata una sorta di revenge spending con segnali di ripresa dei consumi degli italiani, poi si sono fermati». Lo stop delle vendite ha anche un imputato: lo smartworking. «Affossa il commercio perché blocca i flussi dei clienti. I treni per pendolari diretti nelle grandi città viaggiano quasi vuoti - continua il segretario generale di Federmoda -. Così non arriva il flusso dei clientie le vetrine non hanno occhi che le fissano». I1 94%dei negozi di abbigliamento ha riaperto nel rispetto delle regole anti Covid, a dirlo i dati Federmoda, con un calo delle vendite nelle grandi aree metropolitane che si aggira intorno al 70% mentre il dato nazionale è al 6o%. «Nei centri città i negozi continuano a soffrire a causa dello smartworking che ha tagliato anche le occasioni di sfoggiare nuovi capi. Pesa inoltre l'assenza dei turisti che arrivano dall'estero - precisa Torti -. Qualche soddisfazione arriva dallo shopping di prossimità, da qualche capoluogo di provincia, dai centri minori e dai negozi di periferia grazie a una clientela maggiormente fidelizzata». «Spero che migliori la fiducia degli italiani nel convivere con il Covid e che l'autunno porti una ripresa delle vendite, capace di fare resistere i commercianti e non farli chiudere entro l'anno perché nella stagione autunno-inverno gli acquisti sono più importanti soprattutto come valore dello scontrino» rimarca Torti. «Il commercio sicuramente meritava più attenzione - conclude Torti -. Speriamo nel contributo d'imposta del 30% per le rimanenze di magazzino che attendiamo nella conversione in legge del decreto Rilancio. Sarebbe un piccolo ma importante segnale di attenzione verso il commercio».